mercoledì 7 novembre 2012



"Aveva questo Marcovaldo un occhio poco adatto alla vita di città: cartelli, semafori, vetrine, insegne luminose, manifesti, per studiati che fossero a colpire l'attenzione, mai fermavano il suo sguardo che pareva scorrere sulle sabbie del deserto.Invece, una foglia che ingiallisse su un ramo, una piuma che si impigliasse ad una tegola, non gli sfuggivano mai: non c'era tafano sul dorso d'un cavallo, pertugio di tarlo in una tavola, buccia di fico spiaccicata sul marciapiede che Marcovaldo non notasse, e non facesse oggetto di ragionamento, scoprendo i mutamenti della stagione, i desideri del suo animo, e le miserie della sua esistenza."

Così Italo Calvino descrive il protagonista di questo romanzo per ragazzi pubblicato nel 1963. Due anni fa ho deciso di illustrare quest'opera per l'esame di Illustrazione Editoriale. Venti illustrazioni, una per capitolo, delle quali pubblico una piccola selezione. Marcovaldo trova il bello e lo spontaneo anche nella metropoli, il luogo per eccellenza dove tutto è grigio e omologato. Il duplice livello di lettura, tipico delle opere di Calvino, vede da una parte gli episodi divertenti e ridicoli che vedono come protagonista l'operaio Marcovaldo, dall'altra la ricerca dell'insolito, del bello, del verde, tra i palazzi alti e l'inquinamento. Questo permette una lettura divertente ed appassionante sia ai ragazzi a cui è rivolto, che ad un pubblico adulto, conscio delle difficoltà della vita frenetica che ci caratterizza un po' tutti. Alcune di queste opere sono state esposte alla Festa del Racconto 2012 di Carpi, a cura dello Spazio Meme.


Marcovaldo, ovvero le stagioni in città. Copertina.

Marcovaldo al supermarket.


Funghi in città.


Un sabato di sole, sabbia e sonno.

Dov'è più azzurro il fiume.

Il piccione comunale.